CANTI APOCRIFI

 

CANTI APOCRIFI è uno spettacolo, è una festa, è un concerto di voci antichissime e sempre vive che cantano di alberi magici di carrubo, zingare gentili e ospitali, turchi che si interessano ai misteri cristiani. Una serie esilarante e commovente di situazioni ed episodi che il racconto popolare dei canti dedicati ai fatti dei Vangeli mette in scena con il coinvolgente ritmo dei solisti dell'Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna.

Nello spettacolo un narratore-poeta, traendo spunto soprattutto dai testi dei Vangeli Apocrifi e da rielaborazioni popolari, crea un legame tra le parole e i canti, al modo dei cantastorie-banditori di un tempo, che utilizzavano una scenografia elementare di tavolozze disegnate. E semplice risulta così il "gran racconto", fatto di quadri musicali nei quali sono ritratte le più antiche radici della nostra cultura popolare.

A dirigere lo spettacolo, le melodie e la voce di Ambrogio Sparagna, insieme ad alcuni solisti dell'Orchestra Popolare Italiana. 

A disegnare lo spettacolo è la voce narrante del poeta Davide Rondoni, che propone una serie di testi, in chiave lirica o ironica, di alcuni episodi dei Vangeli che fungono da collegamento tra i vari canti. Da notare che, tra questi, alcuni provengono dal lavoro di riscrittura fatto da Pier Paolo Pasolini nel 1955 nella nota antologia “Canti popolari italiani”.

L’Orchestra Popolare Italiana, diretta da Ambrogio Sparagna, è un ensemble di voci, organetti, percussioni e altri strumenti tradizionali che propone un variegato repertorio che abbraccia diverse regioni d'Italia attraverso progetti originali che prevedono spesso la partecipazione di ospiti speciali.

Numerosi gli spettacoli in Festival, ma anche interventi musicali e teatrali per animare piazze e interi paesi, che hanno sempre catturato l'attenzione e l’entusiasta partecipazione del pubblico. Il gruppo vanta una ampia e qualificata esperienza, in Italia e all'estero.

FERMARONO I CIELI

Le Canzoncine spirituali di Sant'Alfonso
Maria de’ Liguori

con la partecipazione di

Peppe Servillo (voce)
Ambrogio Sparagna (voce, organetto, zampogna)


Erasmo Treglia  (ciaramella, ghironda, torototela)

Marco Tomassi (zampogna gigante)

Quarta Aumentata (gruppo vocale)



Intorno alla metà  del Settecento Alfonso Maria de' Liguori, fondatore dell'ordine dei Padri Redentoristi, cominciò ad accompagnare il suo lavoro pastorale fra i poveri del Regno di Napoli con la pratica di alcune  canzoncine spirituali composte sia in dialetto che in italiano. Si trattava di canti dall'impianto semplice, che traevano spunto melodico da temi popolari, con cui il missionario insegnava ai "lazzari" i fondamenti del cattolicesimo, facendoli protagonisti dei rituali liturgici mediante la creazione di appositi gruppi di preghiera (cappelle serotine).  Molte canzoncine erano legate al ciclo delle festività  natalizie e fra queste le famosissime “Tu scendi dalle stelle”, “Quante nascette Ninno”, “Fermarono i cieli”, altre alla devozione mariana.  In breve questo repertorio si diffuse in tutto il territorio del Regno diventando protagonista dei tanti rituali del ciclo liturgico in particolare quello natalizio e mariano.  Il successo di queste canzoncine spirituali favorì lo sviluppo in ambito popolare di un larghissimo repertorio di canti popolari religiosi che sono ancora largamente in uso in tutto il territorio nazionale.  Lo spettacolo Fermarono i Cieli propone alcuni di questi canti religiosi popolari  ed altri appositamente composti da Ambrogio Sparagna affidandoli all'interpretazione originalissima di Peppe Servillo, di un ottetto vocale e di un trio di strumenti popolari fra cui una zampogna gigante, un modello di straordinarie proporzioni ( è alta quasi due metri) diffusasi nel regno di Napoli a partire dalla fine del settecento proprio allo scopo di accompagnare il repertorio tipico delle canzoncine spirituali.

DICENDO VOLA VOLA

Canti e strumenti musicali delle Novene del Natale

di Ambrogio Sparagna

con la partecipazione di

Annarita Colaianni (voce)

 Marco Tomassi (zampogna gigante)

Marco Iamele (zampogna zoppa, ciaramella) 

Erasmo Treglia  (ciaramella, ghironda, torototela)

 Ambrogio Sparagna (voce, organetto, zampogna)

L’atmosfera musicale del Natale con i suoi protagonisti classici: gli zampognari e le voci popolari. Un progetto tra novene e pastorali tradizionali che vede in azione, oltre alle voci e alla zampogna, numerosi strumenti popolari italiani. 
Un viaggio nella memoria musicale che permette di scoprire o di riscoprire - attraverso storie, suoni e strumenti musicali - l'affascinante mondo legato alla tradizione popolare del Natale. 
In primo piano zampogna e ciaramella, gli strumenti più significativi della tradizione italiana, ai quali si affiancano l’organetto, la ghironda, il torototela (violino a tromba), la tofa (conchiglia) e una serie di altri piccoli strumenti che vengono ancora utilizzati per il tradizionale repertorio delle novene. Alle voci è affidato il repertorio delle novene e dei canti liturgici che risvegliano la memoria e quel sentimento di devozione e fede popolare proprio della tradizione dell’Italia centro-meridionale.
A coordinare l’ensemble vocale-strumentale Ambrogio Sparagna, uno degli artisti più importanti della nuova musica popolare italiana.